Nel labirinto dell’estrema destra italiana. Fonti, metodi e percorsi di ricerca storica

La prima settimana di giugno 2024, cittadine e cittadini degli Stati membri dell’UE si recheranno a votare per rinnovare il Parlamento europeo. In diversi Paesi aleggia una certa preoccupazione per un possibile rafforzamento dei partiti di estrema destra. In questo scenario, l’Italia rappresenta da tempo una cartina tornasole: dalle ceneri di Salò, nacque il primo e più longevo partito europeo neofascista, il Movimento sociale italiano; una matrice neofascista caratterizzò in modo decisivo la stagione del terrorismo; a metà anni Novanta, Alleanza nazionale entrò nei governi Berlusconi; e infine l’eredità politica e culturale di quell’ambiente rappresenta ora la principale forza politica del Paese ed esprime la Presidente del Consiglio. Ecco che il caso italiano, con le sue specificità, si è sempre dimostrato paradigmatico.
Attraverso riflessioni teoriche e casi di studio, questa tavola rotonda vuole stimolare il confronto su alcuni aspetti del recente passato: a partire, per esempio, dalle definizioni di estrema destra, di destra radicale, di neofascismo e dei relativi processi identitari. Inoltre: tutte le estreme destre hanno una matrice fascista? Quali i loro “debiti” ideologici e culturali o quali le prese di distanza? Come percepiscono la natura antifascista della Repubblica e come vengono a loro volta percepite dalle culture politiche antifasciste?
Link all’evento sul sito del Collegio Ghislieri
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sofiamiola (23. Mai 2024). Nel labirinto dell’estrema destra italiana. Fonti, metodi e percorsi di ricerca storica. TrIBES. Abgerufen am 10. Februar 2025 von https://doi.org/10.58079/11ps7